Ormai si dura fatica a definirlo una sorpresa il Verona di Juric. La formazione gialloblu, a quota 11 punti in classifica, vince e convince con regolarità. La mano dell'allenatore è evidente e decisiva, su tutti i fronti. Una fase difensiva solida nonostante la perdita di giocatori importanti come Kumbulla e Rahmani. E un attacco che non crea poi così tante occasioni durante la partita, ma concretizza quelle che ha. Un equilibrio dato dall'apporto fondamentale del centrocampo, fatto di calciatori capaci di pressare e ripartire ma anche di ripiegare quando necessario. Un gruppo che funziona, quello del Verona, grazie anche al coinvolgimento di Juric sul mercato: l'opinione dell'allenatore è stata ascoltata dalla società, che gli ha fornito giocatori consoni alle sue idee di gioco. Un peccato davvero, se si pensa che Daniele Pradè aveva praticamente già raggiunto l'accordo con Juric, salvo poi essere fermato da Commisso che confermò Iachini. Difficile dirlo, ma forse oggi la situazione in casa Fiorentina sarebbe diversa.


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