Prandelli aveva rispolverato la difesa a quattro contro il Milan, in una partita che comunque sarebbe andata, molto probabilmente sapeva già sarebbe stata la sua ultima sulla panchina della Fiorentina. Una linea difensiva a quattro che l’ormai ex allenatore viola aveva provato nelle sue prime quattro partite dopo il suo ritorno a Firenze. Risultato: 3 sconfitte e un pareggio con 7 gol subiti. Esperimento rientrato e una difesa tornata immediatamente a tre come con il predecessore Iachini. I miglioramenti, seppur non enormi, si erano visti subito. Giocare con la difesa a quattro però era sempre stato un pallino di Prandelli da quando era tornato sulla panchina viola, riconoscendo che per farlo, sarebbero serviti mesi di preparazione. Contro il Milan l’ultimo tentativo, quasi a voler lasciare un’altra sua orma in questa Fiorentina.

I tre gol subiti però, hanno lasciato più di qualche dubbio, con errori difensivi evidenti e un feeling in quartetto che ancora non c’è e molto probabilmente non ci sarà mai. Con Iachini si tornerà a tre dietro, come è stato per gran parte della stagione, alla ricerca di una sicurezza vitale. A giugno poi si vedrà, con le partenze di Milenkovic e Pezzella e un reparto difensivo da rifare praticamente da zero. Ma questa è un’altra storia. Si ricomincia da tre, dopo l’ultimo tentativo di Prandelli di cambiare una Fiorentina che con lui, sembrava già essere molto diversa.

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