"Avremo anche 5 squadre su 12 nelle semifinali d’Europa, anzi le abbiamo per davvero: ma continuiamo a farci del male". Le immagini che hanno colpito l'editorialista de La Stampa, Gigi Garanzini, sono quelle dell'allenatore e dei giocatori del Milan chiamati a raccolta sotto la curva dei tifosi rossoneri dopo aver perso contro lo Spezia.

"Quando non sono i cori razzisti sono le convocazioni diramate dagli ultras - scrive Garanzini - è la gogna cui ti devi sottomettere perché hai perso una partita che non dovevi. E sono loro a diramare le convocazioni per chiedertene conto subito, a caldo, non la società che ti paga. Sono loro che pretendono la tua genuflessione sotto la gradinata, sono loro a decidere se accettare o meno le tue scuse o passare alle maniere più forti. In certe categorie, in tante piazze minori è prassi costante. Ma che succeda anche alle due squadre di Milano, a chi rappresenta una città europea per antonomasia è qualcosa più di una vergogna".

E c'è anche una precisazione: "E sì che una norma federale vieta ai calciatori di "sottostare a manifestazioni che costituiscano forme di intimidazione, offesa, denigrazione o comunque violino la dignità umana".

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