Il ministro per lo sport e per i giovani Andrea Abodi si accoda alla presa di posizione del presidente della Fiorentina Rocco Commisso, rivelando di non concordare con la rateizzazione. Ecco le sue parole, riportate dal portale ANSA: “Si parla soltanto di un differimento tecnico dei termini, dal 16 al 22 dicembre. Non c’è alcuna rateizzazione dei debiti per i club di Serie A, il calcio non è un mondo a parte“.
E aggiunge: “Rispettiamo le società che avevano bisogno della richiesta, ma è anche vero che queste hanno avuto tutto il tempo per adattarsi e per cercare di creare le riserve necessarie. Adesso le società si assumano le proprie responsabilità, esattamente come fa tutto il sistema delle imprese“.
Come tutti le società potranno chiedere la rateizzazione del debito. Come documentato dal sito dell’ Agenzia delle Entrate possono fare richiesta per un piano straordinario da 120 mensilità (10 anni) a rata costante. Suppongo che vengano calcolati degli interessi. Altre possibilità non vi dovrebbero essere: se non si paga c’è il fallimento. Ma immagino che tutte le richieste verranno accolte. C’è il precedente della Lazio le cui rate, tutte finora regolarmente onorate, terminano nel 2028. Faccio notare che al fisco non conviene certo far fallire le società, meglio incassare le rate che non incassare niente. Se le società falliscono i calciatori sono liberi, non diventano certo proprietà dell’ Agenzia.
Ottima notizia
Ci credo poco……come sempre troveranno un compromesso……d’ altra parte…..siamo in Italia
Sarebbe l’ora che certe squadre pagassero, sennò così si falsano i campionati
A PAROLE PODARSI, MA A FATTI LA VEDO DURA
Staremo a vedere se saranno piú punite le squadre non paganti e piene di debiti o la Fiorentina che si è battuta per questa soluzione…..
Stefanoviola, vedrai, troveranno un sistema x aggirare le regole, siamo in Italia!
Giusto,invece di fare dei mercati con nomi e stipendi roboanti,potevate mettervi da parte i soldi necessari per le tasse,invece avete fatto i furbi ,adesso attaccatevi…..anche se credo che in Italia andrà a finire a tarallucci e vino,come sempre.
E chi non ha i soldi vende
A me sembra una cosa logica e giusta. Al posto di un giocatore in più o di uno stipendio milionario in più è giusto pagare le tasse, come tutti.