Sono divisi da un anno di età, hanno entrambi grandi doti tecniche ed un futuro roseo davanti, ma se va bene vanno in panchina. Stiamo parlando di Adem Ljajic e Federico Carraro, entrambi tesserati della Fiorentina, rispettivamente classe 1991 e 1992, solo che il secondo è andato a farsi le ossa in serie B a Modena. Un mal comune senza gaudio per i due fantasisti, più spettatori dagli spalti delle rispettive compagini che stelline sul campo. Per l’ex vincitore della Coppa Italia con Buso e co., dopo un buon inizio nella serie cadetta è cominciata la lunga trafila della tribuna, culminata anche con la retrocessione nella Primavera degli emiliani, con l’Under 21 di Ferrara che ora sembra davvero un miraggio. Per quello che era stato precocemente definito il Kakà dei Balcani (e pagato come un calciatore vero, ovvero poco meno di 7 milioni poco meno di due anni fa), sempre convocato nella nazionale maggiore serba fino a pochi giorni fa con Petrovic, le porte sbarrate con Curcic, oltre ad aver cominciato pian piano a realizzare che a Firenze ha gli spazi blindatissimi da Jovetic, ma anche da Cerci e forse pure da Romulo, nonostante questi ultimi due abbiano caratteristiche molto diverse dall’ex Partizan Belgrado.
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