Come nelle favole. Adesso, però, il finale perfetto sogna di scriverlo lui, Federico Chiesa, 21 anni compiuti da poco e una fila di record già polverizzati. Già, perché come ricorda il Corriere dello Sport-Stadio, all’appello, tra gli undici gol segnati in Serie A dal suo debutto ad oggi, 76 partite fa, manca ancora quello ad una big: riuscirci contro la Juve lo catapulterebbe direttamente nell’Olimpo Viola, lui che ai bianconeri ha legato i due bivi (fin qui) indelebili della sua carriera, il debutto ed il primo rinnovo di contratto. Paulo Sousa, che nell’estate 2016 si oppose con forza ad una sua cessione in prestito (lo voleva la Spal di Semplici), gli consegnò le chiavi della scalata alla vetta del gotha del calcio alla prima di campionato, allo Stadium. Esordio in A dal primo minuto e 45 minuti di spunti capaci di far intravedere il potenziale, oltre che di lenire in qualche modo la ferita per il ko. Un girone dopo, nel gennaio 2017, sempre alla vigila della sfida contro la Juve, fu Corvino, invece, a bruciare tutti sul tempi, annunciando il (primo) prolungamento di contratto del figlio del proprio settore giovanile (il secondo è arrivato sempre nel 2017, a novembre, con adeguamento economico e ulteriore protrazione al 2022).


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