Vi ricordate i vari "comprala te", "ma chi volete che la prenda la Fiorentina?" e altre amenità del genere? Ne abbiamo sentite e lette in quantità industriale di sciocchezze simili, salvo poi scoprire che la realtà era completamente diversa da questa.

"Volevo essere il patron della Fiorentina, ma non ho potuto esserlo, sarà per una prossima volta". L'ultimo ad aggiungersi nella lista dei pretendenti, e lo ha fatto pure in modo chiarissimo, è stato il signor Eduardo Eurnekian. Non è che parliamo dell'ultimo degli imprenditori ritrovatosi a passare per Firenze. Parliamo di un magnate degli aeroporti che, tramite Corporacion America, controlla Toscana Aeroporti, la società che gestisce da queste parti sia lo scalo di Pisa che quello di Peretola. Un altro signore che ha un patrimonio personale che supera il miliardo di dollari.

Su Rocco Commisso ormai sappiamo tutto. Sappiamo che il suo patrimonio personale è addirittura cinque volte superiore a quello dell'argentino. Sappiamo che per tre anni di seguito ha provato a prendere la squadra, riuscendoci al terzo tentativo. E molto altro ancora.

Non ci sono mai state conferme ufficiali ma anche un fondo qatariota si sarebbe fatto vivo nei mesi in cui tutti avevano capito che i Della Valle erano ormai arrivati al termine della loro esperienza.

Tutto questo per dire cosa? Intanto che il marchio Firenze (espressione orrenda ma che rende bene l'idea) è di quelli spendibili in tutto il mondo e riesce ad attirare persone ed investimenti come pochi in Italia e in Europa. E che il calcio italiano, benché svalutato rispetto a quello che avveniva negli anni Novanta e all'inizio del Duemila, è pur sempre attrattivo. Ragioni per le quali, nel momento in cui, speriamo il più tardi possibile ovviamente, i Commisso e la Mediacom decidessero di smarcarsi dalla Fiorentina, non ci sarà da temere più di tanto. Anche se, e di questo statene pur certi, ci sarà sempre chi dirà "ma chi volete che la compri?".


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