pur nelle difficoltà, la Fiorentina ha dimostrato di non avere grandi problemi a gestire il gioco né ad avvicinarsi all’area avversaria. Il gioco di Italiano coinvolge molto i terzini - e Dodò è senz’altro un’aggiunta preziosa - e le mezzeali e in questo senso non c’è poi tanto da preoccuparsi. Ma certo, l’aiuto definitivo deve arrivare dalla prima linea (della quale fanno parte anche Saponara e Kouamé, pure loro a secco).

Lo stesso problema si era palesato nella seconda parte della stagione scorsa: 34 gol nel girone di andata, 25 al ritorno. Ovviamente la partenza di Dusan Vlahovic ha avuto una parte importante nel calo a livello realizzativo. Il serbo era il “concretizzatore” ideale del volume di gioco prodotto dalla Fiorentina. Sostituirlo non è certo impresa semplice, e il gioco non sempre basta. Domani c’è il Betis, ultima prova generale: prova d’appello per il gol. A riportarlo è La Gazzetta dello Sport.


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