Nel 2007/08 l'aveva conquistata ai danni del Milan, grazie alla vittoria sul Torino con rovesciata di Osvaldo. Nella stagione successiva invece la Fiorentina doveva vedersela col Genoa per conquistare la Champions League, o quantomeno i preliminari. Quello del 19 febbraio 2009 a Marassi è dunque un vero e proprio scontro diretto, con i viola quarti e i rossoblu dietro di un punto. Ma per la squadra di Prandelli sembra un incubo. Prima Thiago Motta, poi Palladino, infine Milito su rigore nella ripresa: al 55' è 3-0 e la Fiorentina non vede palla. Poi però una scintilla. Al 58' Gilardino viene steso in area, Rizzoli indica il dischetto e Mutu trasforma. E' il preludio di qualcosa di epico. All'80' infatti, dopo alcune occasioni sprecate, i viola rientrano a tutti gli effetti in partita. Punizione dalla distanza, battuta a effetto di Mutu che inganna Rubinho il quale tocca sulla traversa ma non riesce ad evitare il gol: 2-3. Il Genoa ora trema, Gasperini ordina le barricate per respingere gli attacchi disperati della Fiorentina. Fino a quando al 93', dopo un batti e ribatti al limite dell'area, il pallone arriva a Mutu che lo mette ancora in rete, nell'angolino sinistro. Tripletta del fenomeno, panchina viola in delirio, Gasperini ammutolito. Probabilmente fu quello l'inizio dell'astio dell'allenatore di Grugliasco nei confronti della Fiorentina, che ha fine stagione ottene la qualificazione in Champions proprio ai danni del suo Genoa. E ancora oggi quella rimonta, firmata da uno spettacolare Adrian Mutu, rimane una delle partite ricordate più volentieri dai tifosi viola.


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