Classe 2004, da questa stagione in pianta stabile nella formazione di mister Aquilani. Lorenzo Amatucci è la piacevole scoperta della Primavera viola, un “piccolo” regista su cui anche Vincenzo Italiano ha già iniziato a posare lo sguardo. Nell’amichevole contro l’Arezzo, infatti, era stato impiegato dal 1’ e per tutto l’arco dell’incontro, ricoprendo il ruolo di trequartista, dato che Bianco si occupava della parte bassa della mediana.

Anche contro l’Always Ready, Amatucci ha solcato l’erba del Franchi, subentrando al posto del suo ex compagno nelle giovanili e andando quindi a piazzarsi accanto a Mandragora. I suoi numeri con la formazione di Aquilani certificano il motivo per cui presto potrebbe lasciare il campionato Primavera. Sempre titolare, a eccezione di due gare (in cui, tra l’altro, la sua squadra è uscita sconfitta), con all’attivo tre assist che lo rendono uno dei prospetti più intriganti dell’intera competizione.

Il suo ruolo, in particolare, risulta interessante, dato che il numero 8 può giocare sia come play davanti alla difesa, che come mezzala avanzata, al supporto degli attaccanti. La sua classe non è già in discussione, ma piuttosto è l’intelligenza tattica a contraddistinguerlo in mezzo agli altri suoi compagni. Amatucci mostra personalità e freddezza nel gestire la sfera, attributi che non tutti i suoi coetanei hanno il privilegio di vantare.

Proprio per questo, il suo cammino potrebbe assomigliare a quello di Alessandro Bianco, confermato quest’anno in Prima Squadra, come riserva fresca per i più esperti a centrocampo. Come il classe 2002, anche Amatucci dovrebbe pensare ad irrobustire la propria struttura per superare più agevolmente il gradino dalle Giovanili, anche se il suo fisico asciutto lo aiuta spesso a districarsi fra le leve degli avversari. Inoltre, ha già maturato esperienza con le varie Nazionali Giovanili, passando dal U17 al U19, compiendo il suo debutto lo scorso agosto.

Amatucci dovrà aspettare il suo momento, che certamente non mancherà visti i prospetti. Mettersi in risalto nella compagine di Aquilani non basterà: servirà quello step in più per mettersi in mostra agli occhi di una squadra professionistica di Lega Pro o Serie B. Oppure aspettare, dato che anche nella prossima stagione avrebbe la possibilità di giocare in Primavera, per seguire le orme di Bianco. Superando il luogo comune, tipicamente italiano, che vuole che i giovani del vivaio passino tutta una lunghissima trafila prima di esordire in Prima Squadra.


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