Il Responsabile del Settore Giovanile della Fiorentina Valentino Angeloni ha rilasciato un'intervista a La Repubblica dopo la vittoria della quarta Coppa Italia consecutiva da parte della squadra Primavera. Queste alcune delle sue dichiarazioni:

"Sei un vincente, mi ha detto il presidente quando il direttore generale mi ha passato il telefono. Gli ho risposto che non lo sono io ma lo siamo tutti noi. E gli abbiamo dedicato questa Coppa, perché tiene tantissimo al settore giovanile e credetemi, non ho mai trovato un presidente così attaccato. Personalmente, invece, dedico questo successo alla mia famiglia: mia moglie e i miei figli che vivono vicino a Bergamo e che sono la mia forza ogni giorno. Quel che conta è il senso di appartenenza tutti i nostri giocatori, dai bambini ai ragazzi più grandi, devono sapere per chi e per cosa giochiamo. E' una fortuna per loro. Lavoriamo sull'attaccamento a questi colori, a questa città. Poi c'è un lavoro costante che viene fatto sulla mentalità".

E ancora: "Quando salgono in prima squadra vedono subito la differenza. Qualcuno di questi ragazzi ha già una mentalità, una predisposizione al lavoro e al sacrificio. Aquilani, alzata la Coppa, si è commosso. Alberto ha chiesto coraggio, far sì che ci sia una disponibilità a mettere dentro i giovani, a chiamarli per allenarsi coi più forti. E Italiano in questo senso, al suo primo anno, l'ha fatto benissimo. Distefano ha esordito, di Bianco ha una grande considerazione. Altri sono sicuro che potranno affermarsi seguendo il percorso di crescita: penso a Fogli, Gentile, Krastev, Kayode, Amatucci, oltre ad altri che già si sono messi in evidenza".

 


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