Giancarlo Antognoni ha parlato a Radio Toscana concentrandosi su vari temi dell'attualità di casa Fiorentina. Queste le parole dell'Unico 10: "Mi dispiace per la situazione in cui è la Fiorentina ma non credo sia colpa mia (ride ndr). Troviamo i colpevoli perché qui tutti fanno a scarica barile però non sento molti colpevoli. E’ chiaro che in primis è sempre la società che dirige il maggiore indiziato, poi pian piano a scendere vengono tutti gli altri. Ho letto che i tifosi creano problemi, secondo me sono quelli che ad oggi hanno sempre sostenuto la squadra, loro non c’entrano nulla".

Prosegue Antognoni: "I problemi poi alla fine vengono fuori. In questo momento ci sono varie problematiche. Sono stati acquisti dei giocatori che non hanno reso come si pensava, c’è il problema del gol. Credo che anche perseverare con questo tipo di gioco sia un problema. Poi si danno le colpe solo ed esclusivamente ad Italiano, però quando succedono queste cose è il frutto di un insieme di situazioni che si sono create in quest’ultimo periodo".


"Le frasi di Commisso sui dirigenti? La logica dice che quando le cose non vanno bene qualcuno paga per forza, però se Commisso ha detto così, va bene. La proprietà è sua, può decidere e fare ciò che vuole, però c’è sempre un limite a tutto. Nel calcio si sbaglia e chi sbaglia meno di solito vince. Perseverare mi sembra abbastanza diabolico".


E ancora: "Commisso è entrato in modo molto positivo nel calcio, forse la cessione di qualche giocatore lo può aver destabilizzato un pochino. Era molto legato a Vlahovic, penso anche a Chiesa. Nel calcio però anche se cerchi di fare una cosa nel modo migliore, se poi non va bene ti si ripercuote tutto. Commisso sbaglia nelle pubbliche relazioni, ci deve essere qualcuno che lo aiuti di più, perché accusare a destra e a sinistra non va bene. Il calcio è visto da milioni di persone e a volte bisogna un po’ accettare la situazione che si crea, e Commisso forse non riesce proprio a farlo".


Infine ha concluso: "Le Coppe? L’obiettivo primario ormai sono le due coppe rimaste. In Conference per la Fiorentina c’è un ostacolo difficile come il Braga, secondo in Portogallo. In Coppa Italia c’è più facilità di arrivare in finale visto che l’avversario è la Cremonese. Per rimediare ad un’annata in questo momento negativa, credo che la Coppa Italia sia la strada in cui si possa auspicare di andare avanti".


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