In questo momento nella classe arbitrale della serie A, sta avvenendo un grande cambiamento, che non è il Var, ma proprio nel modo di arbitrare.

Non metto in dubbio l'onorabilità di Orsato e degli altri arbitri italiani. Quando ho enfatizzato il concetto parlando di "ufficio inchieste", non era una critica associata al direttore di gara internazionale, ma all'intero sistema del Var, che è andato in tilt a Bologna e Torino. Addirittura in Juventus-Salernitana non sono state passate alcune immagini della gara agli arbitri e dobbiamo scoprire il perché sia accaduto.

Oggi la tendenza degli arbitri di Serie A e delle altre categorie è quella di fischiare meno falli possibile e lasciar giocare di più. Interrompere il gioco è ritenuto qualcosa che influisce negativamente sullo spettacolo. Nella massima categoria, con l'"on filed review" o il Var, assistiamo a partite in cui l'arbitro non interviene per falli all'interno dell'area di rigore o su azioni come quella che ha portato alla seconda rete del Bologna, lasciando che la decisione venga presa da chi sta davanti al monitor.

Questo modo di arbitrare è stato introdotto proprio per permettere la spettacolarizzazione del gioco, ma dal mio punto di vista il primo a risentirne è proprio l'arbitro e la sua figura professionale.
I due gravissimi errori di questa settimana, diventati due grandissimi torti, per Juventus e Fiorentina, sono due esempi che non possono passare inosservati alla Federazione Italiana Gioco Calcio e nemmeno dell'Associazione Italiana Arbitri.

E' necessario che l'A.I.A. spinga la F.I.G.C. a chiedere all'IFAB, International Football Association Board che è, a tutti gli effetti "Il Guardiano delle Regole del Gioco del Calcio", di cambiare il protocollo Var, rendendo pubbliche ed in tempo reale le conversazioni tra gli arbitri. Inoltre deve essere data l'esclusiva responsabilità della decisione a chi è in campo, che dovrà comunicare in tempo reale, al pubblico la motivazione della decisione presa, come avviene nel football americano.

La classe arbitrale italiana è ritenuta una delle migliori al mondo, se non la migliore, per questo motivo la sperimentazione di questo cambiamento epocale, deve essere fatta proprio in Italia.
Il Var ha migliorato moltissimo le prestazioni arbitrali, ma è arrivato il momento che i direttori di gara dimostrino di essere in grado, ed io sono sicuro che lo sono, di fare questo grande salto di qualità.

La regolarità del campionato, lo spettacolo, il gioco e gli stessi arbitri ne trarrebbero grandissimi vantaggi.

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