Al centro del mercato della Fiorentina c'è ovviamente la questione relativa a Dusan Vlahovic. Trattenerlo dopo l'exploit della scorsa stagione sarebbe un segnale forte, al contrario cederlo potrebbe incrinare il rapporto tra la piazza e la società. Dell'attaccante serbo e in generale della gestione Commisso, la redazione di Fiorentinanews.com ha parlato con il procuratore e intermediario di mercato Eugenio Ascari:

Per un entusiasmo mai celato da Vlahovic, c’è un rinnovo che ancora non è stato firmato. Arrivasse un’offerta importante, lo cederebbe già quest’anno?

“Di base sarebbe preferibile trattenerlo, sia per il valore tecnico che per dare un segnale alla piazza. Confermare un giocatore come lui è importante, poi è chiaro che oggi non esistono più giocatori incedibili e quindi, qualora Kane dovesse lasciare il Tottenham e gli Spurs mettessero sul tavolo 70/80 milioni per Vlahovic, la Fiorentina potrebbe tentennare. In definitiva direi che Vlahovic è incedibile, ma sempre in rapporto ad eventuali offerte che arriveranno. In caso di conferma comunque bisognerebbe prolungargli il contratto, e devo dire che da questo punto di vista i segnali mi sembrano incoraggianti”.

Ad oggi l’unica vera alternativa a Vlahovic è Kokorin: crede nelle potenzialità del russo o pensa che la Fiorentina dovrebbe comprare un vice più affidabile per il serbo?

“Come vice Vlahovic, Kokorin va più che bene. Le cose cambierebbero se il serbo dovesse partire, perché in tal caso la Fiorentina non potrebbe certo iniziare il campionato con Kokorin titolare. Kokorin resta un giocatore fermo da un sacco di tempo, che deve ritrovare la condizione e la continuità”.

E’ stata criticata la poca presenza di Commisso nel momento dei saluti a Borja Valero, Caceres, Ribery e Antognoni. Secondo lei la Fiorentina dovrebbe migliorare un po’ sotto certi aspetti comunicativi?

“La presenza di un uomo di calcio all’interno del Viola Park, per evitare episodi di dispersione come quelli di Zaniolo e Mancini, credo sia fondamentale. Ci vuole una persona competente che capisca il reale valore dei giovani, e sotto questo aspetto credo che Antognoni sarebbe stato fondamentale. Secondo me la nuova mansione gli è stata presentata male; se fosse stato magari direttamente Commisso a parlargli, anziché comunicare attraverso mille tira e molla, Giancarlo avrebbe potuto accettare. Credo quindi che sotto il profilo comunicativo la Fiorentina possa e debba migliorare. Mi rendo conto che Commisso sia un imprenditore di successo e non possa dedicare molto tempo alla Fiorentina, ma allora dovrebbe incaricare un uomo di fiducia che però sappia di calcio, cosa che Barone al momento non rappresenta completamente. Un esempio da seguire potrebbe essere quello dell’Inter, che in quel ruolo ha un dirigente esperto come Marotta”.

 


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