Da qualche giorno è ufficiale, Jonathan Ikoné è un nuovo giocatore della Fiorentina. Il mercato ha portato in riva all'Arno un attaccante di caratura internazionale, almeno sulla carta, e l'auspicio è che il francese possa portare quel qualcosa in più in fase realizzativa, in termini di assist e, perché no, anche qualche gol. Storicamente però l'ambientamento dei calciatori che arrivano nella finestra di mercato di gennaio non è mai così facile. Complice il campionato già avviato ed una rosa che ruota intorno a degli equilibri ormai consolidati, per l'ala ex Lille non sarà così semplice assimilare gli automatismi di Italiano.

Difficile, ma non impossibile, perché il passato ci insegna che a Firenze sono passati giocatori determinanti anche nei mesi più freddi dell'anno. Il riferimento è chiaramente a Mohamed Salah, che nel gennaio del 2015 lasciò il Chelsea per vestirsi di viola. Non era ovviamente il Salah che conosciamo adesso. Partì da Londra come esubero, pedina di scambio nell'affare Cuadrado. Operazione da 1 milioni di euro e possibilità di riscatto in estate per 15 milioni. Il tutto però condito da una clausola: il veto da parte del calciatore in caso non volesse essere riscattato. In sei mesi alla Fiorentina, l'egiziano segna ben 9 gol e incanta tutti col suo mancino, ma a fine stagione le strade si separano. Salah eserciterà il famoso veto, dicendo così addio a Firenze per trasferirsi alla Roma.

Stavolta però i termini della trattativa sono ben altri. Ikoné arriva a Firenze a titolo definitivo, visto che Commisso ha speso ben 15 milioni di euro per accaparrarselo. Salah arrivò in Italia all'età di ventitré anni, gli stessi che conta il francese. In comune i due hanno anche il piede, il mancino con il quale riescono a inventare calcio. La speranza è che l'ex Lille possa ripercorrere le orme di Salah, incantando per i restanti mesi che mancano al termine della stagione, nella speranza che, a differenza dell'ala del Liverpool, non migri altrove nel futuro prossimo. Sotto questo punto di vista però i tifosi viola possono star tranquilli: quattro anni di contratto blindano il gioiello di Bondy, e nessun veto è stato posto al momento della firma in viola.


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