Questione di fascia: in una fase storica dove la Fiorentina si troverà forse a dover scegliere anche il suo nuovo capitano (nel caso in cui si concretizzasse l’addio di Pezzella), ci sarà da capire anche quale simbolo rappresenterà il leader carismatico dello spogliatoio viola. Nelle ultime tre stagioni infatti, la fascia da capitano è stata quella marchiata “DA13”, personalizzata in ricordo di Davide Astori, il Capitano per eccellenza. Ora però, in Lega Calcio paiono aver esaurito la propria dose di delicatezza e sensibilità e vorrebbero negare una nuova deroga alla Fiorentina per poter utilizzare la propria fascia personalizzata.

C’è però chi ha lanciato un’idea per aggirare questa ottusa uniformità stabilita a tavolino, come l’avvocato Mattia Alfano che a Fiorentinanews.com ha parlato così della sua idea: “Tutti gli anni siamo a elemosinare regole e deroghe, per un regolamento assurdo che poi concede a diversi club l’utilizzo di maglie realizzate nei modi più incredibili possibile, inteso in senso negativo. Qualcuno usa addirittura le scritte in cinese. Per questo se la Fiorentina stampasse sulle sue nuove maglie il logo “DA13”, con allegate le immagini dei 4 quartieri, nessuno potrebbe contestarla e sarebbe un bel messaggio perché permetterebbe a tutti di portare con sé il ricordo di Astori”.

Come lo immagina questo inserimento sulle divise viola?
“Si potrebbe intervenire sulle maglie ufficiali realizzando proprio il simbolo presente sulla fascia utilizzata nelle ultime tre stagioni, così da non dover sottostare al volere di persone terze che hanno dimostrato una sensibilità infinitamente inferiore rispetto a quella della Fiorentina”.

Si parla anche di un possibile coinvolgimento del tifo nell’utilizzo della fascia…
“Il problema è che ancora non sappiamo quando e come le persone potranno rientrare negli stadi e l’iniziativa sarebbe lasciata alla libera iniziativa dei singoli. Se intanto la Fiorentina portasse ufficialmente con sé il logo di Davide sarebbe un gesto significativo”.

E poi magari un simbolo di Astori al Viola Park: come lo vede?
“Va detto che la Fiorentina, intesa sia come vecchia che nuova proprietà, ha avuto una sensibilità encomiabile, inevitabilmente trattandosi di un suo calciatore. Ma aldilà dei valori che è giusto rappresentare e tramandare, avere una raffigurazione di Davide in un luogo che coinvolge prima squadra, settore giovanile e femminile, sarebbe un elemento di grande unione per tutti, specialmente per i ragazzi più giovani che crescerebbero con un grande esempio da vivere anche visivamente”.

E dato che per il momento la Fiorentina non gioca in Europa, il tramite per esportare Davide non potrebbe essere la Nazionale?
“Per ora penserei all’ambiente Fiorentina e a quello che possiamo fare in quanto Firenze, poi ciascuna tifoseria ricorda i propri calciatori. Sarebbe bellissimo se ci fosse un ricordo anche da parte della Nazionale ma la vedo più difficile. Vorrebbe dire ampliare la conoscenza di Davide, fermo restando che talvolta si leggono anche cose indicibili sui social, prive di rispetto per la sua memoria. Io ripartirei dal ricordo che abbiamo qui a Firenze: Astori  è stato il simbolo di un ragazzo legato all’ambiente, ci aveva messo la faccia in un momento difficile quando molti non ci credevano più. Il mio augurio e auspicio è che si il suo ricordo e la Fiorentina possano diventare internazionali insieme”.

 


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