Il giornalista e corrispondente a New York Massimo Basile, attraverso il proprio profilo Facebook ha scritto una riflessione in merito alle disponibilità economiche delle proprietà: "I soldi sono suoi e ha diritto di fare come gli pare” è la frase più triste del calcio moderno, perché rappresenta il cambiamento del dna del tifoso, che considera la squadra non più “sua” ma proprietà di qualcuno, intrattenimento".

Poi ha proseguito: "Se i soldi sono dei proprietari dei club, lo so che può sembrare romantico, le squadre sono dei tifosi, e da generazioni, perché senza non esiste il club. Questo non significa “prendi Messi”, il mercato qui non c’entra, non parlo di acquisti. Non si criticano le opinioni. Quella frase non è un’opinione: è una confessione. Chi la pronuncia si considera un cliente. Ma le squadre sono nostre, la Fiorentina è nostra, altrimenti accettiamo il modello americano del proprietario che prende i Lakers dal Minnesota e li porta a Los Angeles".

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