Marco Bellinazzo, giornalista esperto di finanza ed economia nel calcio, è stato intervistato dal Corriere Fiorentino dopo lo sfogo del presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, che ha fatto presagire anche la possibilità di poter abbandonare il club.

"La frustrazione di Commisso è comprensibile - ha detto - gli imprenditori americani sono abituati a lavorare in un altro contesto di regole, invece in Europa i proprietari dei club di calcio sono costretti a mettere mano al portafogli in maniera incessante, se non c’è un fatturato tale da poter ambire a certi livelli"

Su quanto vale oggi la Fiorentina ha detto: "Non avendo un proprio patrimonio immobiliare, non uno stadio, anche se con il progetto legato al Viola Park ha fatto importanti passi in avanti, tenendo conto degli standard attuali a livello europeo e di una rosa che ha ceduto il suo giocatore più prezioso, direi sui 200 milioni di euro".

E sulla necessità di avere un impianto di proprietà ha aggiunto: "Per la Fiorentina, che ha un incasso da botteghino tra i 4 e i 10 milioni, vorrebbe dire poter contare su 25/30 milioni. Commisso avrebbe tutta un’altra società tra le mani. C’è da dire, però, che per quanto si possa lavorare bene è difficile che intervenendo su strutture esistenti si possa creare un modello innovativo, funzionale e redditizio. Altrimenti a Milano si sarebbero accontentati di modificare San Siro, senza avviare un nuovo progetto".

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