Esperto di finanza specialmente per quanto riguarda il calcio, Marco Bellinazzo, giornalista de Il Sole 24 ore, a Lady Radio ha fatto il punto sul personaggio Commisso e sulle possibili prospettive viola: "La non smentita da parte del club viola mi sembra molto significativa del fatto che qualcosa di concreto stavolta ci sia. Siamo abituati a leggere di tante trattative di cessioni club italiani a fondi fantomatici o soggetti non meglio specificati, che a volte ci riescono pure; nel caso della bomba lanciata dal New York Times, credo che si possa dire che siamo di fronte a qualcosa di molto concreto. Rispetto ad una notizia che arriva da una fonte di questo tipo, al momento non ci sono certezze o riscontri sul fatto che l’affare sia concluso ma ce ne sono sul fatto che le discussioni siano molto avanzate. Mi sembra logico che non sia ancora chiuso l’affare perché prendere la Fiorentina in A o in B cambia molto, anche solo per i diritti tv sui 60 milioni. Commisso sta provando da tempo a prendere club italiani, ha trovato una porta aperta sulla Fiorentina anche per i malumori della piazza. L’anticipazione del NYT ha sicuramente agitato le acque perché arriva in un momento delicato della stagione e credo che abbia irritato molto chi era nella condizione di valutare la cessione del club. Le cifre? Nel caso in cui la Fiorentina dovesse rimanere in Serie A, credo che una cifra sui 150 milioni sia leggermente bassa. I debiti di Commisso? Quei 2,6 miliardi di debito sono relativi al bilancio del 2017, venne fuori quando Commisso si era interessato alla Roma e al Milan. Da questo punto di vista la sua situazione patrimoniale dovrebbe far stare tranquilli, ha grande solidità anche perché il suo business core è molto più vicino al club rispetto a quanto non lo fosse quello dei Della Valle. Bisogna attendere l’esito dell’ultima giornata di campionato, dopodiché la famiglia Della Valle dovrà rispondere a questa offerta molto concreta. Svolta? Nel caso di Firenze, anche se arrivasse l’uomo più ricco del mondo, non potrebbe spendere quanto vorrebbe, perché i paletti del fair play finanziario impongono dei limiti. Ci sarebbero degli investimenti da fare per far crescere i ricavi del club, per farli arrivare sui 200 milioni. La Fiorentina ha questo margine, soprattutto se si dovesse sviluppare la questione dello stadio. Quello che può fare la proprietà è spendere soldi su questi progetti, come sta facendo Saputo a Bologna".


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