Il giornalista Benedetto Ferrara, tramite un editoriale su La Nazione, ha trattato vari temi dell'attualità viola: "Un applauso, invece, a Vincenzo Italiano, che è uscito dal momento di buio rimettendo in discussione qualche dogma. Che poi ha fatto solo bene il suo mestiere, cosa su cui non avevamo alcun dubbio. Oltre la scelta di Kouame prima punta, l’unico ritocco è stato quello di mettere ogni tanto il bravo Barak più vicino alla punta per cercare qualche soluzione meno scolastica e prevedibile. Ma la cosa ha scatenato gli appassionati di modulistica. E non parliamo di burocrazia".

Poi ha proseguito: "Dal 4-3-3 al 4-2-3-1: che poi non era esattamente così, ma in tanti hanno visto di questo accorgimento tattico una svolta storica tipo il crollo del muro di Berlino. La salutare vittoria contro il Verona ha dato ragione a un allenatore che ha così messo un piede fuori dall’ombra dimostrando di avere in pugno la squadra, cosa della quale era difficile dubitare, visto che il 90 per cento dei giocatori devono a lui quella cura detox che li aveva strappati da stagioni di calcio minore".


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