La Fiorentina passerà l'Epifania in campo, affrontando all'ora di pranzo il Bologna presso lo stadio Dall'Ara. Della partita e non solo, la redazione di Fiorentinanews.com ha discusso con il giornalista di Bologna e firma del Corriere dello Sport Claudio Beneforti, con un focus particolare sul grande ex Erick Pulgar:

Il Bologna ha cinque punti in più della Fiorentina, che però arriva da un cambio in panchina. Che partita si aspetta?

"Il fatto particolare è che si tratta della seconda volta che il Bologna affronta i viola dopo un cambio di allenatore. Era successo l'anno scorso a Firenze alla prima di Montella, e si ripete quest'anno con Iachini. Ovviamente per i rossoblu sarebbe stato meglio affrontare la Fiorentina di Montella, mentre adesso con il nuovo tecnico i giocatori staranno più attenti e cercheranno di mettere in mostra le loro potenzialità. Comunque alla fine a parlare è sempre il campo, e il Bologna dovrà soltanto continuare a far bene come è sempre successo dal ritorno in panchina di Mihajlovic. D'altronde lui è davvero un guerriero, e sa infondere benissimo la sua mentalità alla squadra diventando un valore aggiunto".

Anche Iachini è un allenatore molto carismatico come Mihajlovic. Pensa sia stata la scelta giusta per la Fiorentina in questo momento?

"Di Beppe parlo sempre bene, non ho critiche da fargli se non quella di cambiare cappellino (ride, ndr). A parte gli scherzi, si tratta senza dubbio di un allenatore che si fa sentire ma non solo. E' anche molto bravo tatticamente, per cui penso che porterà in fretta le sue componenti all'interno dello spogliatoio. Poi ovviamente toccherà anche ai giocatori dare una risposta. Di certo non si può chiedere a Iachini di portare la Fiorentina in Champions, ma se il suo compito sarà quello di farla tornare nella parte sinistra della classifica allora sono sicuro che ci riuscirà".

Al momento l'obiettivo sempre essere proprio quello, ossia raggiungere una salvezza tranquilla...

"Certamente, ma attenzione a non commettere l’errore di pensare che la Fiorentina di adesso non si salverebbe. Con la rosa attuale la Viola si salverebbe tranquillamente, anche se forse qualcosa è stato sbagliato nella costruzione. Ad esempio non avrei preso Badelj e Pulgar insieme, perché sono due giocatori uguali. Probabilmente l’esplosione di Castrovilli ha colto tutti di sorpresa, a partire da Montella, ma bisognava capire prima che il centrocampo perfetto è quello formato da uno tra Pulgar e Badelj e poi le due mezz'ali, ossia Benassi e lo stesso Castrovilli. Riguardo a Montella, non è mai stato uno che si adatta alle caratteristiche dei giocatori bensì viceversa. Probabilmente questo, insieme ad altri fattori, è stato il motivo dell'attuale situazione di classifica della Fiorentina".

Il grande ex della partita di Lunedì sarà Pulgar. Che accoglienza si aspetta da parte dei tifosi allo stadio?

"Sinceramente non mi aspetto applausi per lui. Il giocatore aveva legato molto con l’ambiente, ma il fatto che se ne sia andato ignorando la malattia di Sinisa è stato visto come un tradimento. D'altronde era risaputo che Mihajlovic riteneva Pulgar indispensabile per la sua squadra, e i tifosi non hanno perdonato il fatto che il cileno se ne sia andato proprio in un momento così difficile per il suo allenatore. A livello tecnico, invece, sicuramente Pulgar manca a questo Bologna, perché per adesso Medel non ha convinto fino in fondo. D'altronde sono due calciatori diversi, uno capace di costruire il gioco e l'altro più adatto a rompere quello degli avversari".


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