Il capitano della Fiorentina, Cristiano Biraghi, sul sito della Uefa, è stato intervistato per parlare della finale di mercoledì prossimo in Conference League: "Non abbiamo altro che rispetto per il West Ham perché ha giocatori importanti e molti di loro sono più abituati di noi a giocare nelle competizioni europee. Giocano in Premier League, che è un campionato molto duro, quindi li rispettiamo. È la finale quindi è impossibile prevedere come andrà. Quando abbiamo giocato la finale di Coppa Italia contro l'Inter, tutti pensavano che quella nerazzurra, che era la squadra più forte, avrebbe vinto e dettato il ritmo del gioco. Invece è successo il contrario. Penso che il risultato finale dipenda da diversi fattori. Come nella finale di Coppa Italia qualunque cosa accada, non avremo certo rimpianti".

Sul fatto di essere tornati in Europa ha detto: "Ha significato tantissimo per noi e probabilmente ancora di più per la città e per i nostri tifosi. Diciamoci la verità: per giocare in Europa, una squadra deve mostrare un livello 'europeo', dentro e fuori dal campo. Negli ultimi anni eravamo molto lontani da quel livello, non mentirò. Ma con il nostro nuovo presidente Rocco (Commisso ndr) e Joe Barone, le cose sono cominciate a cambiare. Credono fermamente in questo nuovo corso e ci sostengono come possono; siamo come una grande famiglia e, secondo me, questo è stato un fattore determinante per riuscire a qualificarci per un torneo europeo. Poi, quando il nostro nuovo allenatore si è unito a noi, la squadra è migliorata ancora di più e ci siamo qualificati per una competizione UEFA al suo primo anno... ed eccoci in finale".

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