Non potrà essere in campo nella prima partita del 2021 della Fiorentina il terzino Cristiano Biraghi.


Dopo la grande prova disputata sul campo della Juventus, con tanto di cross che ha causato l’autogol di Alex Sandro e aver confezionato l’assist per il gol di Caceres, l’ex difensore dell’Inter dovrà scontare un turno di squalifica nella gara contro il Bologna. Quella contro i bianconeri non è stata certo l’unica occasione dove il giocatore viola ha dato una grande mano ai suoi nella prima parte di campionato con un gol e altri tre assist. Numeri questi che certificano come Biraghi, sia sotto la gestione di Iachini che quella di Prandelli, sia stato uno dei migliori della squadra, anche se gli è mancata senza dubbio un po’ di costanza. I gol sbagliati a Milano contro l’Inter e in casa contro il Sassuolo, oppure l’errore commesso nell’azione che ha portato il Benevento a segnare il gol vittoria al ‘Franchi’ dimostrano che su alcuni aspetti c’è ancora molto da migliorare.

Ma Biraghi sa bene che la sua crescita con la Fiorentina deve essere continuativa.


Il titolare della fascia sinistra è lui ed è suo compito offrire sempre più garanzie sulla fascia di sua competenza. In più a giugno c’è un Europeo da disputare, e prima di tutto una convocazione in Nazionale da meritare e da dover sigillare. Ecco perché la seconda parte di campionato del mancino originario di Cernusco sul Naviglio, fresco di rinnovo con il club gigliato, con dovrà essere ancora più strepitosa e convincente. “Questa è la Fiorentina più forte in cui abbia mai giocato”, aveva detto lui stesso ad inizio campionato. Con una maggiore attenzione ad alcuni fondamentali potrebbe confermarsi veramente l’arma in più in zona offensiva con le sue scorribande sulla fascia sinistra e la grande quantità di cross messi in area. Da non dimenticare assolutamente la fase difensiva per la quale risulta fondamentale nel 5-3-2 schierato nelle ultime gare da Prandelli.

Biraghi in ogni caso rappresenta sempre di più una pedina alla quale il tecnico viola non può fare a meno nel suo scacchiere tattico, motivo per cui le voci di mercato che lo hanno accostato alla Lazio nei giorni scorsi non devono rappresentare una fonte di distrazione.

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