Tocca a Cristiano Biraghi prendere la parola da Coverciano, in veste di calciatore della Nazionale però, e riparte dal gol dello scorso ottobre contro la Polonia: "È stato importante per la squadra, che è quello che conta. Poi c'è la gioia personale, è importante vincerla, quella partita, al di là del gol arrivato così, alla fine. Il risultato giusto era la vittoria, poi a livello personale... non faccio molti gol, farne uno così è stato ancora più emozionante. Cabrini e Maldini? Già indossare la maglia della Nazionale è un onore, è una cosa stupenda. L'hanno indossata grandi campioni, devo solo imparare e prendere qualcosa di loro, ma è difficile arrivare a quei livelli. Sono leggende del calcio italiano e mondiale. Fase difensiva? È un aspetto che devo migliorare, tutti i giorni lavoro per questo. Ogni giocatore ha delle caratteristiche, ci sono lati positivi e lati negativi. Si possono limare ma poi è difficile che possano diventare punti di forza. Cerco di migliorare perché a questi livelli bisogna essere giocatori completi, magari negli ultimi due anni la gente mi conosce di più, ma so che progressi ho fatto. Ritengo di aver fatto un buon lavoro. La Fiorentina? Adesso che sono in Nazionale penso solo a questo, quando sono a Firenze solo al viola. È importante vivere e distinguere le due cose. Poi è un momento particolare, non il migliore che stiamo passando da questi ultimi due anni. Dobbiamo tirarci fuori, ma pensiamo solo al campo, non ad altre questioni che possono minare la tranquillità".


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