Intervenuto a Radio Bruno, il giornalista Alessandro Bocci ha fatto il punto sul pre e sul post Vlahovic:

"Oggi alla Fiorentina servirebbe un centrocampista interno più forte, un titolare che possa magari inserirsi, tirare e fare gol. Serve un giocatore con caratteristiche che si sposino con il gioco di Italiano. Non so se la società voglia rilanciare subito con altri investimenti, la cosa peggiore che si possa fare è buttare via soldi per far vedere che si spendono. Bisogna capire se loro pensano che senza Vlahovic l’Europa sia ancora raggiungibile o meno.

La mia speranza è che Piatek possa essere il titolare della Fiorentina e ritrovi la magia di Genova, io ho molta fiducia in questo. Il secondo pensiero che ho fatto dopo Cagliari è che con Vlahovic nel primo tempo saremmo stati avanti 3-0. E’ venuto qui con grande voglia e determinazione, sento parlare molto bene anche di Cabral. Sicuramente da questo punto di vista Italiano avrà un problema in meno: Vlahovic non voleva mai uscire, ora i due se la giocheranno.

Le dichiarazioni di Italiano a Cagliari erano diverse da quelle di 10 giorni prima, l’ho visto preoccupato e terrorizzato dall’ipotesi della cessione di Vlahovic: se lo immaginava per cui non credo sia stata una sorpresa. La società però gli ha preso Ikoné, Piatek e Cabral. Ero convinto di star assistendo alla nascita della prima Fiorentina di Commisso, a questo punto non so se sarà così: lui potrà dire che ha migliorato di 15 punti il rendimento ma se la squadra arriva decima, sarà dura vederci una crescita a tutti gli effetti. A Italiano sicuramente nessuno potrà dire nulla se però lo score nel girone di ritorno sarà peggiore".


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