Spazio consueto sui social per il centrocampista viola Bonaventura, dopo le parole in sala stampa: "Col mister parliamo sempre di come ci si deve muovere in base anche agli avversari, essendo stato centrocampista anche lui".

Qualche domanda personale per il centrocampista della Fiorentina: "Che numero vorrei? Il 5, l'ho avuto l'anno scorso, mi piaceva e continuerò così. Il mio sogno da bambino? Era giocare in Serie A, l'ho raggiunto e spero di continuare il più possibile ad alto livello. Da piccolo giocavo già da centrocampista, un po' più offensivo magari, mi piaceva segnare e fare assist. Il mio percorso tra scuola e calcio? Ho coniugato poco, ho studiato fino a 17-18 anni poi gli impegni erano diventati troppi ed era faticoso, ho scommesso tutto sul calcio. Un concerto che vorrei vedere? Intanto sarebbe bello che ricominciassero con il pubblico presente, ne ho visti alcuni belli come quello degli U2, a Milano. Mi piacerebbe rivederli".

Il mio ruolo da padre? "E' difficile, è impegnativo e dura 24 ore al giorno mentre sul campo si sta al massimo 2-3 ore. Però la soddisfazione di vedere un figlio crescere è enorme, quando non sono con la squadra cerco sempre di essere presente a casa".


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