C'è Pioli al centro dell'analisi di Luca Calamai a Radio Bruno: "Pioli è quello che ha tenuto insieme il gruppo quando non c’erano nemmeno i giocatori a Moena per fare una partitella e soprattutto dopo la morte di Astori, per cui è stato il collante. Dopodiché la dichiarazione di domenica sera è un autogol clamoroso, talmente sbagliata che ha colto di sorpresa anche i suoi amici. Si è auto esonerato, creando una situazione di imbarazzo anche in quelli che all'interno della Fiorentina erano dalla sua parte. E non erano pochi. Lui è stato all'inizio troppo aziendale, su Badelj in particolare: sarebbe rimasto anche per poco meno di 2 milioni ed era il vero capitano della Fiorentina. La sua voglia estrema di allenare la Fiorentina lo ha portato a cercare un compromesso. Ci sono situazioni delicate: Biraghi è cotto da un mese, perché non fa giocare Hancko, che pare sia molto bravo? L'altro giocatore mai visto è Norgaard, non è che abbia fatto brillare gli occhi quando ha giocato ma a me non è dispiaciuto. Incomprensibile perché sia sparito. Il terzo aspetto è su Vlahovic, l’Empoli l’avrebbe fatto giocare da titolare, mentre per lui non è pronto. Invece di far giocare 10 minuti a Pjaca avrei preferito far vedere lui o Montiel. E poi l’allenatore della Fiorentina deve avere un pizzico di incoscienza sui giovani, Sousa in tal senso ha dato una grande lezione, Pioli invece… li ha trovati già fatti più che altro".


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