Come riporta Repubblica.it non c’è stato nessun falso in bilancio né ostacolo alla vigilanza: il gup di Firenze ha assolto i componenti del cda e del collegio sindacale della Fiorentina e Diego Della Valle, imputato come amministratore di fatto, al processo con rito abbreviato che si è svolto a Firenze sulla vicenda dei presunti mancati accantonamenti in bilancio, eventualmente da destinare a risarcire il Bologna per Calciopoli. In tutto erano 16 gli imputati.
Il rinvio a giudizio è arrivato quando a settembre 2017 il gip di Firenze, Matteo Zanobini, aveva respinto la richiesta di archiviazione della Procura, disponendo che venisse formulata l’imputazione per 16 persone, tra componenti del Cda e del collegio sindacale della Acf Fiorentina Spa.
L’accusa di false comunicazioni sociali riguardava il bilancio chiuso il 31 dicembre 2015 e la somma da risarcire, su cui è in corso un giudizio civile, alla società Victoria 2000, che controllava il Bologna all’epoca di proprietà di Giuseppe Gazzoni, finita in amministrazione in seguito allo scandalo che determinò la retrocessione in Serie B nel 2005. La stessa Victoria aveva fatto denuncia e con l’avvocato Simone Sabattini si era opposta all’archiviazione. Tra le 16 persone finite a giudizio anche Andrea e Diego Della Valle, Sandro Mencucci e l’attuale presidente Mario Cognigni.
La Cassazione nel 2015 aveva rimandato al tribunale civile di Roma e alla corte di appello di Napoli la verifica di eventuali risarcimenti, e la loro quantificazione, per ristorare le società lese da Calciopoli: da lì si innescarono le cause civili, ancora pendenti. Gazzoni aveva chiesto 113 milioni di euro di danni sia alla Fiorentina sia alla Juventus, e ai loro dirigenti, i fratelli Della Valle, l’ex ad viola Sandro Mencucci, i dirigenti bianconeri Luciano Moggi e Antonio Giraudo, l’ex arbitro Massimo De Santis.
Nell’ordinanza con cui il Gip scioglie la riserva dopo l’udienza dell’11 settembre si afferma che le risultanze delle indagini “impongono il vaglio processuale”.
Il giudice cita la consulenza tecnica conferita dalla Procura, dove si osserva che la voce ‘fondo per rischi e oneri’ del bilancio “non prevedeva nessun accantonamento (nessuno!) in relazione alle cinque cause civili pendenti al 31 gennaio 2015 e ben note alla società, connesse e dipendenti dalla vicenda Calciopoli”. Lo stesso bilancio “presenta tre incongruenze matematiche di grosso ammontare nei prospetti contabili” e altre due nella nota integrativa. Cinque casi in cui il bilancio “non permette al lettore di ipotizzare spiegazioni o soluzioni alle anomalie”.
Solo 2 commenti. Tempo fa i lenzuolai, leoncini & c li avevano già condannati. Ora sono rimasti con un pugno di mosche in mano a rodersi il fegato….
Gazzoni, attaccati al …………
Ma non era stata data 20 giorni fa questa notizia?