Ieri è andato in scena il board dell’European League. L’idea è quella di far ripartire più o meno insieme i 12 campionati che hanno formazioni ancora in corsa in Champions o in Europa League per non dare vantaggi a nessuna delle partecipanti. L’Uefa sottoscrive. Un po’ in tutto il Vecchio Continente si è ormai fatta strada l’ipotesi che per rivedere la prossima partita ufficiale dovremo aspettare a giugno. Il ministro Spadafora lo ha indirettamente confermato parlando a Rai 3: "Difficile che la A possa riprendere il 3 maggio. Stagione finita? La scelta finale spetterà alla Figc. Se il calcio deciderà di posticipare tutto all’estate, questo ricade nell’autonomia dello sport: a oggi la situazione è complicata e il calcio ci ha messo un po’ di tempo in più degli altri a capire l’emergenza". Come riporta il Corriere dello Sport, le Leghe stanno analizzando vari scenari, ma li hanno spostati più in là nel tempo rispetto all’ipotesi di inizio-metà maggio della scorsa settimana. Le soluzioni sono due: varare un calendario come l’attuale, ovvero con impegni alternati di campionato (week end) e coppe europee (infrasettimanali), oppure la formula che vi abbiamo spiegato due giorni fa ovvero concentrare i tornei nazionali da inizio giugno a metà luglio per poi disputare le coppe europee senza tagli di incontri. La finale di Champions sarebbe la settimana dopo ferragosto; poi, dopo 7-10 giorni di pausa, riprenderebbe la nuova annata (il 12 settembre via ai campionati) da concludere l’1 giugno 2021.


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