Il titolo è ovviamente provocatorio perché, ahinoi, il fascino del Real Madrid, del Bernabeu e di tutto ciò che circonda il mondo dei Blancos ha poco a che fare con quello della Fiorentina. Ma questo vale un po' per tutti sul globo e poche realtà possono permettersi di gareggiare con le Merengues sotto tutti i punti di vista. Fatta questa doverosa premessa, qualcosa che Alvaro Odriozola quasi certamente nella capitale spagnola non ritroverà in caso di rientro a casa base c'è: innanzitutto il protagonismo, la centralità tecnica di cui gode a Firenze e che gli mancava di fatto da quando lasciò casa e la Real Sociedad. E poi c'è un aspetto che va oltre il lato sportivo ed è l'identificazione tra club e zona geografica, un qualcosa che di certo i baschi conoscono alla grande. Sarà per questo che nelle reazioni spontanee del terzino spagnolo, o meglio basco, ci ritroviamo spesso quella che avrebbe un tifoso comune nel giocare per la propria realtà.

Il post gara a Bergamo è emblematico di chi si sente di dover abbracciare metaforicamente, ma fino a un certo punto, chi è venuto a sostenerlo e a perorare la sua stessa causa. Valori di San Sebastian, come di Firenze, difficilmente di Madrid, dove l'elemento che accomuna un po' tutti sono i trofei e dove di certo di spazio per filosofia e romanticismo ce n'è poco. L'obiettivo di Odriozola, a quello che ha sempre fatto presente, è quello di riprendersi la maglia del Real e di dimostrare di valerla. Difficile dargli torto, però Alvaro una riflessione su quanto sta vivendo umanamente in riva all'Arno la farà di certo.


💬 Commenti