“Oggi abbiamo 5 punti in meno rispetto all'anno scorso, che non sono poi tantissimi”, così Italiano nel post partita di Lecce-Fiorentina. Fare confronti è sempre un buon modo per capire l’andazzo delle squadre, vedere le differenze, cosa va e cosa non va, cosa è andato e cosa non è andato. A volte risulta azzardato. Forse quest’ultimo è il caso di questo inizio di stagione. Tanto simili, quanto diverse: a una stagione di distanza, le due squadre di Italiano non si possono paragonare, per il gioco, tanto meno per la qualità dei giocatori che ci sono in campo.

Rimangono però i numeri, quelli accennati dal mister nel post partita: 5 punti in meno dello scorso anno. Questo il bicchiere mezzo pieno. Un solo punto in più rispetto alla fallimentare stagione 2020/21, due in più rispetto alla prima di Commisso a Firenze. Questo il bicchiere mezzo vuoto. Analizzare e parlare del lato positivo è cosa buona e giusta, considerando poi che nelle scorse stagioni la Conference in mezzo non c’era.

“Con l’atteggiamento del secondo tempo ci toglieremo delle soddisfazioni”, Martinez Quarta dixit. Lo speriamo un po’ tutti, almeno in Conference. Perché in campionato la distanza dalla zona Europa si è ampliata a 11 punti e dopo 10 giornate qualche calcolo è inevitabile iniziare a farlo. Un bicchiere spesso a metà: con una Viola al pari di Salernitana e Monza e una sfilza di risultati deludenti, a volte è naturale vederlo mezzo vuoto. Sta a questa Fiorentina iniziare a riempirlo. Il come, a oggi, si chiama ritorno alla vittoria.


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