Castrovilli è stato ripescato da Roberto Mancini per la spedizione di Euro 2020. Chance in extremis per il numero 10 viola, chiamato a sostituire l’infortunato Pellegrini in un centrocampo, quello azzurro, già pieno di problemi. 

Prima il forfait di Sensi, rimpiazzato da Pessina; ora l’infortunio del romanista. Poi c’è un Verratti in ripresa, ma anche lui alle prese con qualche problemino fisico. Le uniche certezze, ad oggi, sono Barella e Jorginho. Cristante e Pessina se la giocheranno con Castrovilli, che però deve avere come modello di crescita in azzurro un solo giocatore: Manuel Locatelli. 

Non per il ruolo che ricopre in campo, o per le caratteristiche tecniche, ci mancherebbe. Sono due centrocampisti diversi, accomunati dalla giovane età e dalla voglia di rivalsa che questo europeo può dare loro. Il mediano del Sassuolo però in azzurro ha trovato la consacrazione nell’ultimo anno, dando continuità alle sue prestazioni sia con il club che con la Nazionale.  

Con Mancini l’ex Milan ha compiuto il cosiddetto salto di qualità, passo che è chiamato a fare anche Castrovilli, per il bene della Nazionale ma soprattutto per quello della Fiorentina di Gattuso. 

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