Ancora Vittorio Cecchi Gori, presente stamani al "Franchi" per girare un documentario sulla propria vita, su alcune dinamiche relative alla propria presidenza viola: "Sfide col Torino dei miei tempi? Non era una squadra con cui c’era una particolare competizione, le arrabbiature erano legate ad altre squadre. C’era qualcuna peggio anche della Juve forse. La Coppa Italia quest’anno? Glielo auguro di vincerla. Noi nel ’96 vincemmo proprio a Bergamo e poi vincemmo anche la Supercoppa. Però ora è tosta, l’Atalanta gioca eccome ma la Fiorentina ha tutte le carte in regola. Io l’ultimo a vincere? Auguro alla Fiorentina che ce ne siano tanti altri. Ho il rimpianto di non aver portato lo scudetto, c’è mancato proprio un pelo. Quando prendemmo Edmundo avremmo dovuto vincerlo. Ho sentito Mancini, Ranieri, Trapattoni non l’ho sentito. Ranieri era una persona più familiare degli altri. Kanchelskis-Chiesa? Il gioco di Kanchelskis era meraviglioso, era inevitabile che lo spaccassero. Mi inc**** tanto quella volta a Milano con l’Inter, non lo tenevano. Chiesa? Non voglio essere strumentalizzato, bisogna essere sereni. Se salirei in balaustra per lui? Non so come facessi a farlo, era molto sottile ma quando segnava la Fiorentina avevo un’energia in più. Per lui sarebbe valsa la pena. Bati 50 anni? Ho sentito qualcuno vicino a Bati, mi hanno anche invitato ma non credo di poter venire. Mi farebbe piacere rivederlo. Un giorno tornerò anche al Franchi, ma senza esser strumentalizzato. Antognoni? E’ una colonna della Fiorentina, con Giancarlo abbiamo preso Rui Costa".


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