C'è modo e modo di lasciarsi con la vecchia squadra per un calciatore. Negli scorsi giorni abbiamo sottolineato il fatto che Dusan Vlahovic non si sia congedato nel migliore dei modi dalla Fiorentina per molti aspetti.

Sull'argomento ritorna oggi il giornalista Stefano Cecchi, che su La Nazione scrive: "Da queste parti si ha come l’impressione che Dusan Vlahovic, abbia speso male il tempo breve e tumultuoso dell’addio. Quel suo tuffarsi subito nel nuovo mondo sportivo senza prima una parola di riconoscenza e di affetto verso la città che lo ha accolto ragazzo e lo vede andare via uomo e campione. Quel negarsi alla commozione, quell’indifferenza alle ragioni del cuore".

E ancora: "E anche le parole che ha speso ieri a inizio conferenza stampa, quel grazie stiracchiato ai tifosi, ai compagni, ai dirigenti e a due allenatori, sono sembrate più un cerotto diplomatico tardivo, insufficiente a suturare una ferita sentimentale che già si era aperta. Perché nel calcio, come nella vita, c’è uno stile anche nel dirsi addio, e non importa scomodare la letteratura per capirlo".

Ormai sei fuori tempo massimo
Il calcio è cambiato. Quante volte avete sentito o letto questo frase nel corso degli ultimi anni? Credo migliaia. E ch...

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