Smaltita la rabbia per la sconfitta arrivata negli ultimi minuti, avanza sempre di più la consapevolezza che la prova di San Siro sia un buon auspicio per la stagione della Fiorentina. Quantomeno dal punto di vista dell'atteggiamento, la squadra di Iachini è un'altra rispetto all'anno scorso. Ma cosa succederebbe se in campo non ci fossero quei giocatori che rispondono al nome di Castrovilli, Ribery, Chiesa e Milenkovic? Ragionamento banale, ma doveroso in tempo di mercato. E se per i primi due non c'è pericolo che possano andare altrove, sugli altri la questione è ben diversa. Perché se una cessione di Chiesa e Milenkovic, magari dietro cospicuo pagamento, poteva essere anche accettata qualche settimana fa, ora tutto è cambiato. I giorni che passano e la fine del mercato che si avvicina dettano infatti un'unica, amara certezza: se la Fiorentina perdesse adesso i suoi pupilli, non avrebbe tempo per rimpiazzarli. Ergo, andrebbe a giocare il campionato notevolmente depotenziata. Ecco perché, giunti a questo punto, la politica di Commisso deve cambiare. Chiesa e Milenkovic via in caso di offerte adeguate? Certo, ma non in questa sessione di mercato. Perché se la Fiorentina vuole davvero fare un passo avanti, non può prescindere da questi due giocatori. O almeno, non può privarsene correndo il rischio di non avere il tempo e il modo di sostituirli.


💬 Commenti