L’ultima apparizione di Cesare Prandelli sulla panchina gigliata al Franchi risale al 9 maggio 2010, quando un’anonima Fiorentina pareggiava 1-1 contro il Siena e si apprestava a terminare il campionato in undicesima piazza. Anonima solo in campionato, perché di quella stagione ricordiamo con piacere l’ottavo di finale Champions League raggiunto (e poi perso tra le polemiche contro il Bayern Monaco) dopo aver dominato il girone di qualificazione: senza dubbio uno dei traguardi più importanti dell’era Della Valle.

Dopo l’addio alla squadra viola Prandelli è tornato da C.T. della Nazionale Italiana per due volte per le qualificazioni a Euro 2012. Una nello stesso 2010 contro le Isole Fær Øer e una l’anno dopo contro la Slovenia, entrambe vincenti rispettivamente per 5-0 e 1-0.

L’amore tra l’allenatore e i fiorentini non si è mai spento, come dimostrano anche le stesse partite alla guida della Nazionale nelle quali Prandelli è sempre stato accolto calorosamente nonostante i non buonissimi rapporti che ci sono tra la squadra degli Azzurri e parte del tifo viola.

Dopo quasi 8 anni Prandelli tornerà su una panchina del Franchi in veste di avversario scomodo, in una partita che può essere fatale sia per il suo “nuovo” Genoa, sia per la sua amata Fiorentina. Di certo Cesare avrebbe preferito tornare a respirare l’aria di Firenze con molte meno pressioni, e anche i tifosi viola avrebbero voluto tributargli un saluto più “tranquillo”. Il destino ha voluto così, e forse nella testa del nostro ex allenatore, il desiderio è quello di vedere andare in Serie B la terza incomoda…


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