In Serie A la Fiorentina è sempre stata una delle formazioni più quotate all'interno della quale sono passati grandi campioni in tutte le ere. Uno di quelle squadre in grado di ribaltare una classifica fermando altre grandi e schiacciando le formazioni che arrancano a fondo classifica. Da sempre i match che si giocano a Firenze rientrano tra le partite che raccolgono un numero elevato di scommesse sui bookmaker non AAMS di tutto il mondo. Questo soprattutto per via dei grandi giocatori che hanno indossato la maglia viola elevando il prestigio di questa incredibile società. Ecco i migliori attaccanti di tutti i tempi che hanno indossato la divisa dei gigliati nel corso della storia.

Roberto Baggio 135 partite con 55 goal
Baggio non solo è stato uno dei migliori della Fiorentina ma uno dei giocatori italiani più famosi al mondo. Arrivato dalla provincia di Vicenza a Firenze, Baggio non è solo un attaccante ma un vero e proprio fantasista. Ingaggiato nel 1985 per l’equivalente di 1,25 milioni di euro fu rivenduto alla Juventus per 8 milioni nel 1990. Mai una cessione di un giocatore ha generato una rivolta popolare quando viene ceduto a un altro club. Questo solo il Divino Codino è riuscito a generarlo. Ancora oggi, nella mente degli appassionati di calcio, è associato alla maglia viola più che a quella bianconera.

Alberto Gilardino 157 presenze, 63 goal e 21 assist
Acquistato dal Milan per 14 milioni di euro nel 2008, Gilardino è un altro vero campione che ha militato nella Fiorentina. Parte del motivo per cui tutti lo amavamo era che non sembrava mai davvero un calciatore. Con una chiara incapacità di sparare dalla distanza o dribblare a uomo, a volte sembrava un fan ragionevolmente atletico che vagava in campo. Tuttavia era abile a farsi trovare nella posizione giusta al momento giusto per mettere la palla nella rete. Ora si è dato all’allenamento tra squadre di serie D e C fino all’approdo alla primavera del Genoa. Chissà che un giorno non lo si veda sulla panchina della Fiorentina?

Gabriel Batistuta 331 partite e 203 goal
Batigol: il re Leone. Il capocannoniere di tutti i tempi di Fiorentina. Il miglior numero nove puro della sua generazione. Tanto si potrebbe scrivere di lui e tanto hanno parlato per lui le reti che ha segnato in giro per tutta l'Europa: dal Nou Camp a Wembley, da Old Trafford a San Siro. Colpi leggendari che lo hanno fatto entrare nel mito.

E' stato anche il capocannoniere dell'Argentina fino a quando Lionel Messi non ha preso la corona anche se il bomber di Reconquista, va detto, è stato schierato la metà delle volte rispetto al fuoriclasse prima del Barcellona e ora del PSG.

Adrian Mutu 69 goal in 143 partite
Certo di Mutu si ricordano anche le sue spericolate pazzie fuori dal campo ma a Firenze lo ricordano anche come ottimo attaccante. Era la punta perfetta sotto ogni punto di vista: ritmo, tecnica, forza, abilità aerea, tiro con entrambi i piedi, punizioni e rigori. Al culmine della carriera è stato probabilmente il miglior attaccante in Italia per un paio d'anni.

Luca Toni 99 partite e 57 goal
Solo due giocatori viola con una manciata di apparenze in più possono vantare lo stesso rapporto tra presenze e reti. Sono Batistuta e Pedro Petrone. Luca ha trascorso solo 3 anni a Firenze ma riportato gioia e convinzione ai fan dopo il ritorno del club dalla Serie C. Fondamentale il suo contributo per centrare la qualifica in Champions League con la forza dei suoi 31 gol. È stato il primo giocatore di Serie A nel segnare più di 30 reti dalla stagione del 1958-1959. Dopo alcune peregrinazioni, è tornato in Fiorentina nel 2012 ma Toni ha scelto di continuare la sua carriera da giocatore nell’Hellas Verona.

Alberto Galassi 137 partite con 61 reti
Forse quello meno conosciuto di tutto l’elenco. Galassi si unì alla Fiorentina nel 1947 e rimase per 5 anni. Era noto soprattutto per il suo ritmo bruciante, oltre a essere letale finitore con un piede e disposto a giocare a tutto campo. È il settimo marcatore del club in tutti i tempi. Peccato che di quell’epoca rimangano solo poche prove video. Non ci sono filmati online mentre giocava prima dell'età della normale copertura televisiva del calcio, ma puoi vederlo nei numeri e ascoltarlo nelle conversazioni dei vecchi tifosi: lui era un vero fuoriclasse.

Giuseppe Virgili 105 partite 55 goal
Nato a Udine, squadra dalla quale è stato acquistato, arriva a Firenze nel 1954 prima di passare a Torino nel 1958. Nel mezzo la sua incredibile media di goal. Operando come ariete davanti alla brillantezza di Julinho e Miguel Montuori, era un finitore spietato. Virgili sapeva sempre dove doveva essere e non commetteva errori. Il suo fu uno dei maggiori contributi al primo scudetto viola nel 1956 e a un passo dalla Coppa Europa che la Fiorentina perse (in modo discutibile) contro il Real Madrid. Forse non è ricordato con affetto come i suoi compagni di squadra attaccanti perché è stato sostituito dal leggendario Kurt Hamrin. Tuttavia non dimentichiamo che è stato Virgili a segnare 21 dei 59 gol della squadra nella stagione dello scudetto. Proprio come Galassi, ha giocato nell'era prima che le partite fossero regolarmente registrate, quindi non ci sono prove dei suoi exploit oltre le sue statistiche e gli echi del suo genio.

Kurt Hamrin 362 partite 208 goal
Svedese di origine ma ha lasciato il segno in Italia, dove rientra nella rosa dei migliori goleador di tutti i tempi, e soprattutto a Firenze. Hamrin era un'ala destra di talento, creativa, veloce, elegante e tecnicamente abile, ed era anche un marcatore molto prolifico. Proprio dalle sue caratteristiche fisiche e stile di gioco nacque il soprannome di Uccellino datogli da un giornalista italiano.

Hamrin iniziò la sua carriera con l'AIK in Svezia e ha continuato con diversi club italiani come Juventus e Padova, ma il suo apice è stato nel 1958 quando era ha iniziato a giocare nella Fiorentina. Con la maglia viola ha vinto la Coppa Italia nel 1961 e nel 1966, così come la Coppa delle Coppe 1960-61, Coppa delle Alpi e la Coppa Mitropa 1966.


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