Non è facile tornare a far parlare il campo, perché nulla è più come prima. Il silenzio negli scorsi allenamenti lo ha testimoniato, quando pure il pallone pareva non voler far più il solito rumore. Eppure, in nome di Davide, la squadra dovrà rimettersi in piedi. Toccherà a Badelj, il veterano che in questi giorni ha sostenuto tutti e che si è fatto capofila di ogni iniziativa, indicare la strada. Ha guidato, dietro a Pioli e Corvino, il pellegrinaggio dei viola al muro del dolore per omaggiare pure loro, i compagni spogliatoio, l’amico prima ancora che il capitano. Ha letto lui, con la voce rotta dal pianto, il messaggio per Davide nella basilica di Santa Croce, rigando di lacrime il volto di tutti, dai presenti all’interno della chiesa ai quindicimila accorsi per accarezzare un’ultima volta quel gigante buono, capace di rassicurare sempre, anche nei momenti più complicati. Come riporta il Corriere dello Sport-Stadio, il croato sarà una volta di più il metronomo, il cervello della manovra per continuare a portare avanti e a trasmettere quelli che erano i valori di Davide, diventati quelli della Fiorentina intera.

Personalmente io l’avrei data a Pezzella che come Astori è un lider silenzioso nello spogliatoio …………………..