Dici Chiesa e il paragone con Bernardeschi scatta immediato, non fosse altro per il nome in comune. Ma pur senza sapere cosa ci riserverà il futuro, già da ora possiamo constatare che tra i due talenti scuola Fiorentina ci sono delle belle differenze. E non stiamo parlando di tecnica o caratteristiche, perché è evidente che da quel punto di vista i due siano molto diversi: più tecnico e “piacione” Bernardeschi, più grintoso e veloce Chiesa. Ma quel che salta all’occhio è soprattutto l’atteggiamento che i due hanno in campo: Bernardeschi ce lo ricordiamo talentuoso e dotato di colpi straordinari, ma spesso anche supponente e autore di scelte incomprensibili (il cucchiaio mal eseguito dal dischetto contro l’Inter ne è l’emblema). Chiesa invece dà sempre tutto sé stesso quando scende in campo, e a uno che si comporta così si perdonano anche più facilmente qualche scelta sbagliata o qualche errore di troppo. In più il numero 25 viola appare felice quando indossa la maglia della Fiorentina, e lo si nota nelle esultanze dopo i gol o negli abbracci che riserva sempre ai suoi compagni. E non importa se ogni giorno vengono fuori offerte astronomiche o bigliettini strappati: andate da Chiesa e chiedetegli se è felice, parafrasando il titolo di un famoso film. La risposta sarebbe sicuramente sì.


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