Federico Chiesa, ex giocatore della Fiorentina oggi in forza alla Juventus, si è raccontato nel corso di una lunga intervista rilasciata a la Repubblica.


Queste le sue parole: “Quando ho capito che sarei diventato un calciatore? L'esordio in Serie A alla prima convocazione: si fa male Borja Valero e il mister mi mette in campo. Oppure quando, in prima squadra, Paulo Sousa ci mandava a giocare in primavera, per non farci perdere l'umiltà. Venimmo a Torino e vincemmo 4-2 contro la Juve: feci gol e assist. Lì dimostrai che do sempre il massimo, in qualsiasi partita, in qualsiasi contesto. Non capita spesso con i giovani". 


Continua così Chiesa: “Cosa avrei fatto senza calcio? Avrei studiato. I miei genitori mi avevano mandato alla scuola internazionale di Firenze. L'idea era quella di studiare all'estero, la mia passione è l'universo. Certo, fisica è alquanto dura. Ma mi sarebbe piaciuto".


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