Un sontuoso rinnovo contrattuale (peraltro più che meritato) per il giovanissimo Federico Chiesa può lenire il profondo disagio di buona parte della tifoseria nei confronti dei Della Valle? Certamente dà un contributo a non acuire i contrasti. Pensate quale sarebbe stata la reazione di fronte ad una fumata nera sulla trattativa. Tuttavia le note positive si fermano qui.
Il super ingaggio al giocatore (relativamente parlando) non può essere letto come un’inversione di tendenza circa la volontà della famiglia Della Valle di vendere la Fiorentina. Però vendere non significa svendere. La società viola non è un saldo di fine stagione. Nonostante gli attriti, i permali, i passi indietro, la delega ai manager, Diego e Andrea cercano (fortunatamente) compratori, non avventurieri, a cui consegnare la società viola.
Così anche le ultime mosse, apparentemente in contraddizione con la volontà di disimpegno, vanno lette come investimenti per favorire un passaggio di proprietà. Ad oggi il capitale materiale della Fiorentina è costituito dai calciatori. La società non possiede neanche la sede sociale. Per questo si sta muovendo su due binari per un rafforzamento patrimoniale. Chiesa è l’unico diamante autentico in una squadra di bigiotteria con addirittura qualche coccio di bottiglia. Un contratto solido e allungato impreziosisce il valore della rosa. L’intenzione, riconfermata solo qualche giorno fa, di dotarsi di un centro sportivo per il settore giovanile, con possibile acquisto di terreni, fa invece parte di un più ampio piano di dotazioni infrastrutturali, all’apice del quale c’è la realizzazione del nuovo stadio con annessi e connessi. Un progetto approvato renderebbe goloso l’acquisto dalla Fiorentina da parte di investitori ad oggi non individuati. Anche se questo è il calcio che da passione diventa business, da immaginazione si trasforma in calcolo, da sogno trasfigura in realtà. O forse in incubo.
Leggo ora il commento di Togomago, complimenti mi trovi comletamente d’accordo, di quella sorgente ormai sono rimasti forse due Pezzella (che devi riscattare ) e Chiesa !
Venderanno anche questi, chi prima , chi dopo e con soldi ci prenderanno tre o quattro pezzenti da cui lucrare pagando commissioni ai loro procuratori tra le più onerose d’Italia con il giochino “esci dallo porta principale e rientri dalla porta di servizio”, ma non della AC Fiorentina !
Federico Chiesa =l’ultima plusvalenza targata famiglia Della Valle
Vilma un consiglio..prepara da mangiare e stira..FV
Anche a Palermo, il vecchio buon lupacchiotto Zampa ha fatto così per anni, finché gli è andata bene…finché la fontana del rivendi per intascarci non gli si è miseramente peosciugata sotto gli occhi.
La realtà è che tutti – e dico tutti, Della Valle compresi – tutti gli pseudo patron del calcio nostrale sono prima che uomini, affaristi.
Come i vecchi mercanti. Compro Cavani a 2 poi lo rivendo a 10.
Il vecchio Zamparini, per esempio, è comunque stato circondato da gente che gli ha fiutato buoni investimenti. Dalla favorita sono passati buoni, ottimi e anche grandi giocatori, cosa che a Firenze, se proprio vogliamo dirla tutta, grandi fenomeni che ora lottano ai vertici del calcio mondiale…mh mh…
In ogni caso anche i Della Valle hanno fatto i loro affaretti, ma senza osare troppo, e, a mio avviso, con qualche e poca lungimiranza: l’affare Cuadrado ne fu la summa esemplificativa. Fu tirato per anni un prestito in comproprietà con l’Udinese, quando, rischiando un po’, sarebbe bastato sborsare qualche pepita in più prima e ritrovarsi un giocatore da svariati milioni tutto per sé, senz’alcun altro spartire.
Allora ti chiedi se?
Secondo me i Della Valle hanno ciccato un sacco d’affari per mancanza di risorse. Se così non fosse, rimarrebbe solo l’essere negati.
Diversamente ha fatto il Napoli. Il vecchio buon pantalone De Laurentis sta attuando alla perfezione la vecchia politica della compravendita: compro uno e lo rivendo moltiplicato.
Certo che un po’ ha dovuto azzardare.
Senza rischio non si rosica.
Prendere Higuain, mantenerlo, piucché raddoppiarlo, sarebbe potuta andare male e invece, questi, non stanno sbagliando un colpo.
I Cavani e i Dybala, i Naingoolan, oggi sono supersatar che prima di passare per quei palcoscenici, potevano essere stati chiappati.
Ne dico tre, che era evidente che avrebbero fruttificato.
Quindi, se sei un buon rivenditore di cammelli, prima di tutto è perché sei un ottimo scovatore di talenti.
Quelli del buon vecchio Pantaleo, i Jovetic, i Ljiac si sono rivelati solo eterni incompiuti inconcludenti. Il fatto di averli spacciati come d’oro e luccicanti non ne invalida l’incompletezza.
A Firenze, il giochino di vendere alle stelle giocatori tutt’altro che fenomenali sta per finire.
Dei Chiesa, vedremo…
I Bernardeschi, e cioè dei cosiddetti fenomenucci da cifre anta…non ce ne sono più…
Le fonti della sorgente magica stanno per esaurirsi?
A Palermo, dopo l’abbondanza, tornò la siccità e con quei 4 ronzini sono subito e penosamente retrocessi.
A Firenze bisognerà lavorare bene, sodo e senza troppi miraggi.
Oggi ciò che è rimasto della Fiorentina è sotto gli occhi di tutti.
La squadra per 8/11 è mediocre. Speriamo ci sia voglia di costruire e investire, altrimenti, quando lo spogliatoio sarà spogliato del tutto, si rischia.
Il calcio oggi è spezzato.
O in mano a investitori cinesi che stanno uccidendo l’umanità di questo sport, solo buisness e meccanicità.
I vecchi miliardari di un tempo, i patron, sono i nuovi ricchi di periferia.
E i Della Valle sono calzolai che volevano guadagnare col calcio, ma il il calcio, repentinamente cambiando, li ha fagocitati.
Oggi coi loro dieci milioni, ci si rigoverna i campini.
Ecco così: Biraghi, Laurini, Oliveira, Gaspar, Hugo, Veretuot, Benassi, Babacar.
Con lo scheletro di questa rosa, bisognerà correre in ogni campo per non tremare.