Al minuto 79 di Fiorentina-Sampdoria, Castrovilli verticalizza l'ennesimo pallone per Sottil che corre sul versante destro del campo fino all'area di rigore. A centro area c'è Federico Chiesa, solo come non mai. "L'altro talento" cresciuto nel settore giovanile della Fiorentina decide di calciare in porta scatenando l'ira dell'esterno della Nazionale che prende a calcioni il palo destro della porta difesa da Audero. Chiesa è una furia (non con Sottil, intendiamoci), vuole la doppietta a tutti i costi perché il fatto 'spiattellato' da molti che non segna molti gol, evidentemente non gli va giù.

E allora accade che al minuto 88 Benassi imbecca proprio Federico Chiesa sulla sinistra che serve un delizioso pallone dentro allo stesso Sottil. Il numero 11 della Fiorentina si invola verso la porta difesa da Audero, con l'estremo difensore della Sampdoria che stende l'attaccante della squadra gigliata. Il direttore di gara indica il dischetto e Chiesa si volta subito verso il centro del campo indicandosi come per dire "sono io l'attaccante e voglio battere io" dopo una partita di corsa e sacrificio condita da un gol. Il VAR rimanderà l'appuntamento con la doppietta personale per il talento della Fiorentina, ma il messaggio è chiaro a tutti. Chiesa ha voglia di far bene e soprattutto di segnare. Con la maglia viola addosso.


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