Sandro Cois ha fatto parte attiva della Fiorentina che ha sfiorato lo Scudetto nella stagione 1998/99. L'ex centrocampista, in un'intervista rilasciata a IlPosticipo.it su quell'annata ricorda: "Tutto è andato in frantumi per colpa di Edmundo? Penso di sì. Nel calcio essere campioni d’inverno conta relativamente: noi eravamo riusciti a chiudere il girone d’andata davanti perché eravamo forti ed era difficile batterci. Quell’anno avevamo vinto col Milan fuori casa e a Firenze con la Juve. A febbraio però abbiamo perso due giocatori: Bati e il suo sostituto Edmundo. La società ha sbagliato a gestire quel caso e ha commesso un altro errore dopo, quando si è capito che sarebbe andato via per il Carnevale e forse non sarebbe tornato più… Con tutto il rispetto di Fabrizio Ficini e di Carmine Esposito, arrivati in quel calciomercato, a noi servivano un paio di giocatori forti per l’attacco, magari un bomber straniero. Non è arrivato nessuno così e abbiamo chiuso il campionato terzi perdendo una grande occasione per vincere".

Cois racconta anche un aneddoto sul suo rapporto con l'ex campione di Formula Uno, Michael Schumacher: "Mi avevano invitato a Montecarlo per partita tra Nazionale Piloti e Star Team, che è la squadra del Principe Alberto fatta di ex giocatori di calcio ed ex campioni dello sport: tennisti, cestisti, ma anche motociclisti. Io sarei dovuto scendere in campo con loro. L‘allenatore della Nazionale Piloti però mi ha chiesto di cambiare squadra: io subito ho accettato, però mi ha detto che ne avrebbe dovuto parlare con Michael Schumacher perché la squadra la faceva lui e di solito non voleva nessun altro. Allo stesso tempo però non voleva mai perdere. Dopo qualche minuto Michael è venuto da me e mi ha detto: “Vuoi giocare con noi?”. Io ho risposto di sì e sono andato a cambiarmi nel loro spogliatoio. Sono partito dalla panchina...Dopo un quarto d’ora la Nazionale Piloti perdeva 2-0. Schumacher è partito da metà campo, è venuto verso di me e mi ha detto: “Vieni! Alzati ed entra subito in campo!”. Abbiamo vinto 3-2 e da quel giorno Michael mi ha preso in simpatia e c’è stato sempre un bellissimo rapporto tra di noi: Schumi mi aveva comprato negli spogliatoi anche se solo per beneficenza. Era il 2007. Questo è il dodicesimo anno che faccio parte di questo gruppo: oggi sono un punto fermo, sono quello che fa la squadra e mi porto pure miei ex compagni. Mi sono ritagliato ancora più spazio".

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