Diciamoci la verità, la Fiorentina ha in rosa un gioiello unico nel suo genere. Un attaccante come Dusan Vlahovic, giovane, strutturato, competo e letale in fase d’attacco è merce rara al giorno d’oggi. Lo dimostrano i numeri. I gol siglati fino ad ora in maglia viola lo hanno portato ad essere il primo giocatore classe 2000 a raggiungere 20 gol in Serie A. Un record che lo rende ancora di più una delle certezze della squadra viola con le sue reti di pregevole fattura siglati in questi anni a squadre di grande calibro come Inter, Napoli, Lazio, Atalanta e Juventus, avversaria della partita di oggi. Il suo rendimento stagionale alla lunga ha giustificato in buona parte la scelta della società viola di puntare su di lui e non su un altro centravanti più esperto, anche se una soluzione offensiva in più in alcune partite avrebbe sicuramente fatto più che comodo. Vlahovic sta impressionando per la sua continuità e per la sua costante crescita. Migliora gara dopo gara nei movimenti e nel rendersi pericoloso in area e fuori. Le attenzioni su di lui di altri club, su tutti Milan e Roma, si fanno sempre più insistenti, ma la volontà di Rocco Commisso e del club gigliato è quello di trattenere il giocatore e continuare a farlo crescere con la maglia viola. Dopotutto tenersi stretto un pezzo pregiato come l’attaccante nativo sarebbe oro colato per una squadra che dalla prossima stagione deve ingranare e sorprendere fin da subito. Il numero 9 della Fiorentina è da tenere stretto perché come di profili come i suoi sui terreni di gioco ce ne sono pochi. “Come te non c’è nessuno”, cantava Rita Pavone. Non sarà “l’unico al mondo” come recita la canzone, ma almeno in Italia, al giorno d’oggi, sicuramente si.


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