"Il nuovo stadio? Se non c’è spazio per farlo nel territorio di Firenze, penso che abbia senso considerare di farlo nell’area metropolitana, fuori dalla città". Più chiaro, diretto e franco di così, il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, non poteva essere. Un messaggio limpido come l'acqua del mare della Sardegna, che non lascia spazio ad interpretazioni, ed un'entrata a gamba tesa in una vicenda, quella dello stadio appunto, che si annoda su se stessa ormai da una vita. Ancora una volta vale la pena ripetersi: siamo davanti ad un signore che ha disponibilità economica, che vuole spendere e che ritiene che sia fondamentale per la crescita della società, avere un impianto moderno, capiente e confortevole. Un signore che attende una risposta definitiva da parte delle autorità cittadine con le quali ha già parlato diverse volte ma che gli hanno prospettato per ora la possibilità, più sulla carta che nei fatti, di poter costruire alla Mercafir e completare il tutto, sempre in linea molto teorica, in 4 anni e mezzo.

"E' solo strategia" così viene analizzata l'uscita di Commisso rilasciata nel corso di un'intervista di Mike McCormack pubblicata da ViolaNation e Fiorentinanews.com da parte di coloro i quali gravitano intorno al sindaco Dario Nardella. E probabilmente è davvero così, un affondo per forzare la mano e far uscire fuori allo scoperto chi di dovere. Ma è indubbio anche il fatto che ora c'è bisogno di una reazione immediata da parte di Palazzo Vecchio. I tifosi della Fiorentina, che sono anche abitanti di Firenze nonché elettori, così come Commisso, aspettano risposte e non le vogliono fumose, ma piene di arrosto (passateci l'espressione) perché questa è un'occasione imperdibile. Per tutti.

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