Sulle pagine de La Gazzetta dello Sport si trova un editoriale firmato da Gianfranco Teotino, ex responsabile delle comunicazioni della Fiorentina, sul trasferimento di Dusan Vlahovic alla Juventus.

Questo il suo pensiero: “L’operazione non convince se vista dalla parte della Fiorentina. È vero che 75 milioni sono una cifra importante per un club che, al netto delle plusvalenze, ne ricava circa 115 l’anno. Ed è vero che c’era il rischio di perdere Vlahovic a zero, visto il suo rifiuto di rinnovare il contratto in scadenza fra 18 mesi. Ma questo rischio conteneva un’opportunità: usufruire cioè per altri 18 mesi di un top player, con stipendio di “soli” 800.000 euro l’anno, in grado di riportare la squadra in Europa e rafforzarne il brand”.

E ancora: “ Così invece si è interrotto bruscamente il sogno dei tifosi, aizzando persino contro il giocatore quella parte minoritaria, violenta e razzista della tifoseria, che di tutto avrebbe bisogno tranne che di essere aizzata. Vendendo alla Juventus, acerrima rivale del popolo viola, un giocatore come Vlahovic, peraltro lascito della vecchia proprietà Della Valle e di quel grande scopritore di talenti che è Corvino, Commisso si è fatto un altro autogol”.


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