Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso in conferenza stampa ha parlato del Franchi attuale:

"Io non credo che sia un monumento, mamma mia. Non è all'altezza della vostra Firenze, forse nemmeno della mia, Firenze è bellissima ma lo stadio no. Non ci aiuteranno mai a farci fare uno stadio in tempi e costi giusti, con totale controllo. In qualche modo la politica vuole controllare quello che succede in queste città, incluso il futuro della Fiorentina. Io devo accettare e rispettare certe cose però nessuno può dirmi che non posso commentare.

Il mio architetto Casamonti ha fatto il suo primo disegno nel 2019, magari non era il migliore del mondo, ma a quest'ora sarebbe già finito. Se anche iniziassero oggi a fare questo nuovo progetto chissà quando finirebbe. L'ho già detto, con queste condizioni non metterò un euro per lo stadio, non è mio e se lo fanno loro. Allo stesso tempo abbiamo bisogno di risposte, da mesi: dove giocherà la Fiorentina? Nessuna risposta. Quanto costerà l'affitto? Nessuna risposta. Quanto perderemo a giocare lontano da Firenze? Chi farà parte del management dello stadio? Non sappiamo ancora.

Questione chiusa? Non ho detto questo, però il Comune deve fare molte cose. Se mi trovassero una soluzione alternativa sarei ancora disposto a mettere i miei soldi. Dove giocherà la Fiorentina se non li metto io, noi siamo disponibili altrimenti non saremmo qui a parlarne. Se mi sento preso in giro? Voglio rimanere molto rispettoso di chi è stato eletto nella politica fiorentina, siamo a 4 anni, il grande errore che è stato fatto è che quando Casamonti ha fatto quel disegno nel 2019 e Pessina ha rifiutato, la guerra non è iniziata. Ci hanno portato alla Mercafir, si doveva fare una guerra senza nessun superstite. Siamo stati in Turchia, in Polonia e cosa hanno questi paesi più di Firenze per avere stadi di questo livello? Non mi hanno preso in giro, è che sono molto abituati ad agire politicamente, serve un po' di atteggiamento rivoluzionario".


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