Le prestazioni non contano adesso, o meglio non sono fondamentali. Ci sono già state, abbiamo già visto che questa Fiorentina gioca bene. Con il Sassuolo, contro la Juventus, dove sono arrivate due sconfitte ad esempio. Se una volta accade il contrario, non si può fare sempre i polemici. Con il Bologna è andata bene, tante altre volte era andata male.

E’ chiaro, ed evidente, che alcuni giocatori stanno tirando un po' il fiato. Ma adesso, in queste dieci partite finali conteranno i punti. E vedremo, anche nell’alta classifica, partite sempre meno spettacolari e sempre più concrete. Perché la posta in palio rimane alta. Europa o non Europa, cambierebbe tanto. Nessuno in fondo sta tanto meglio della Fiorentina: Roma e Atalanta faticano non poco, alla Lazio è servito un rigore per superare il Venezia. E ci sono ancora scontri diretti da giocare.

Intanto una bella cosa c’è: le parole di Barone. Finalmente una smentita che ci piace: Rocco sta bene, tornerà presto, e la Fiorentina non è in vendita. Certo, i più maliziosi diranno che nel calcio quel che si dice oggi, non è detto sia confermato domani, ma questa presa di posizione è stata forte, dura. Ed è ufficiale. La società sembra compatta più che mai.

Intanto Italiano pensa al campo, è ha sicuramente due nodi da sciogliere: Cabral e Ikonè dovranno diventare determinanti in questo rush finale. A loro saranno chieste prestazioni e gol. Sono i due acquisti importanti del mercato invernale e per adesso stanno andando a corrente alternata. Qualche cosa buona, poi tanti momenti dove sembrano spaesati, fuori contesto, lontani dall’idea di calcio di Italiano. L’Europa passerà anche dalle loro prestazioni.

Come da quelle di Castrovilli e Bonaventura, per motivi diversi ancora altalenanti. Il primo con il Bologna ha fatto un passo indietro rispetto alle ultime partite. Il secondo, dopo un grande girone di andata, sembra più stanco. Due centrocampisti in due ruoli decisivi nell’assetto tattico gigliato. Infine Torreira, gigantesco. Si sta mettendo sulle spalle la Fiorentina. E se in un momento sicuramente meno frizzante del passato, dal punto di vista del gioco e delle energie, i leader come lui vengono fuori, la Fiorentina può dormire sonni tranquilli.

Senza Vlahovic i viola stanno mantenendo la stessa media punti. Certo, su un numero minore di partite, ma questi numeri ci fanno capire quanto, questa squadra, sia unita, solida, determinata. E contro l’Inter di oggi, frastornata e in crisi di gioco e di risultati, tutto sarà possibile. Anche da San Siro passa il treno per l’Europa. La Fiorentina andrà a Milano per vincere, prima della sosta, poi, con ogni probabilità, tornerà Rocco e starà a Firenze fino al termine del campionato. Vicino alla squadra nel momento decisivo: quello del rush finale. Inaugurare il Viola Park, con la Fiorentina in Europa, è un sogno non troppo lontano. Semmai ci fossero stati dei dubbi, oggi la società viola ha rilanciato. Il progetto continua. Fa bene a tutti, respirare un po' d’aria buona e tornare ai tre punti. Anche in una partita non bella, come quella contro il Bologna.


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