Non si esclude che proprio oggi il patron Rocco Commisso possa tornare a parlare in merito della questione stadio, precisando una volta di più la propria posizione. Perché, come accaduto per il centro sportivo che sta sorgendo nel comune di Bagno a Ripoli (costo complessivo di circa 70 milioni di euro a carico della proprietà, sul quale si registra un ritardo di un paio di mesi a causa della pandemia), anche in tema di stadio il magnate italo-americano si sarebbe aspettato di poter procedere con la stessa rapidità. Pare paradossale ma è così, in altre realtà, all’improvviso quelle che parevano difficoltà insormontabili, si sono trasformate quasi in autostrade. E’ successo a Milano, dove la commissione regionale per il patrimonio culturale della Lombardia, ha dichiarato che lo stadio Meazza potrebbe essere demolito. E, nelle ultime ore, anche a Bologna, dove è stato firmato l’accordo con il Credito Sportivo per la riqualificazione e l’ammodernamento del Dall’Ara. Un po’ ovunque, insomma, ma non a Firenze, dove Commisso fin dal suo arrivo ha fatto capire di essere pronto ad investire una pioggia di milioni, oltre ai 300 messi già sul piatto. A riportarlo è il Corriere dello Sport-Stadio.


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