Tra ribaltoni, salti mortali, in avanti e indietro, capriole di ogni genere, prosegue la vicenda stadio che si anima ogni qualvolta il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, arriva in città.

Il numero uno viola ieri ha incontrato il sindaco di Firenze, Dario Nardella. Un incontro cordiale che ha fatto però emergere tutti i dubbi da parte del magnate italoamericano sulla possibilità di scegliere l'area Mercafir per far nascere il nuovo impianto.

La Repubblica in merito scrive che i tempi non convincono Commisso. E nemmeno il meccanismo delle possibili penali nel caso in cui lui compri l’area a 22 milioni di euro e poi il Comune non rispetti tempi e modi del trasloco del mercato ortofrutticolo dall’area sud a quella nord.

In attesa di decidere se partecipare o meno al bando Mercafir, la Fiorentina sta esplorando ancora in maniera convinta il progetto di un’eventuale ristrutturazione light del Franchi. Coprendo tutto ma senza abbattere le curve, anche se fino ad un mese fa i dirigenti gigliati definivano questa soluzione come "un aborto inaccettabile", ricavandone di nuove all’interno. L’architetto Marco Casamonti per conto della società si sta muovendo anche in questo senso. Un nuovo Franchi con 35-40 mila posti, con dentro anche nuove gallerie commerciali, in parte nel sotto tribuna e in parte ricavate tra le curve di oggi e quelle future.


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